TERAPIA DEI PUNTI TRIGGER
Il concetto di “punti trigger” nasce in America e si riferisce a contratture e indurimenti dei muscoli e dei fasci muscolari (miogelosi).
Caratteristiche dei punti trigger:
- doloranti alla pressione
- provocano una sensazione di formicolio, intorpidimento, dolore, bruciore che si irradia verso zone corporee distanti
- alla pressione, il paziente riconosce il “proprio” dolore o il “proprio” sintomo.
Anche in questo caso, il terapeuta attiva uno stato cronico e lo trasforma in un processo infiammatorio: in questo modo, l’organismo riattiva il metabolismo e la circolazione e le cellule si rigenerano. Questa reazione fisica può durare anche due giorni ed assomiglia un po’ all’indolenzimento muscolare dopo uno sforzo fisico.
L’effetto terapeutico di questo trattamento:
- la vascolarizzazione locale migliora, e di conseguenza il dolore si allevia
- la muscolatura si distende, migliorando la mobilità articolare
- i muscoli diventano più elastici, rendendo possibile ad esempio un sollevamento peso più efficace (un muscolo contratto si rafforza a fatica).
Questa tecnica ha un effetto stupefacente sugli stati di dolore cronici e resistenti alle terapie.